Oggi il premier britannico lancia il suo messaggio all’Europa: il tempo scade il 15 ottobre, poi divorzio senza accordi con pesanti conseguenze. Due le pietre d’inciampo che frenano i colloqui fra Londra e Bruxelles
LONDRA — Ultimatum di Boris Johnson alla Ue: o si raggiunge un accordo sulla Brexit entro cinque settimane,
oppure Londra abbandonerà il negoziato e si andrà al «no deal», un divorzio senza accordi che avrà pesanti conseguenze , a partire dal ritorno di dazi e dogane. Il premier britannico lancia oggi il suo messaggio, in un discorso alla vigilia della ripresa di quei colloqui che si trascinano, ma è scattato un periodo di transizione che dura fino alla fine dell’anno e che doveva dare lo spazio di siglare un trattato di libero scambio.: se non si conclude tutto entro il 15 ottobre, data del prossimo vertice europeo, allora è inutile andare avanti.
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