Johnson e la tenda, se i politici danno il cattivo esempio
le regole sono regole e il primo ministro non è il solo politico britannico in questi giorni a dare il cattivo esempio.
Boris Johnson si è scusato. Non aveva capito che il campo attiguo alla tenuta dove si trova in questi giorni in vacanza, in Scozia, apparteneva a qualcun altro. Con la compagna Carrie, ha scavalcato la staccionata posizionando due sedie da una parte e dall’altra a mo’ di scalini, e montato la tenda per godersi la vista del mare. La sera ha acceso un falò, senza troppo curarsi delle norme di sicurezza. Il proprietario, comprensibilmente, è andato su tutte le furie.
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Bertetti simbolo della nuova Edilnol nel mito del “Poz”Quando Gianmarco Bertetti pronunciò la frase «Io aspetto Biella», non era un momento facile per dirlo. L’operazione-salvataggio del club dopo la tempesta del Coronavirus era appena cominciata e definirsi ottimisti sul suo esito era una scommessa. Il giovane biellese l’ha vinta: il club ha annunciato la firma del suo primo contratto da senior, che lo inserisce ufficialmente nella rosa per la prossima serie A2 targata Edilnol. È stato un passaggio formale su cui nessuno aveva dubbi, primo fra tutti il nuovo capo-allenatore Iacopo Squarcina, che lo ha definito «enfant prodige fatto in casa da valorizzare». E il club manager Marco Atripaldi aggiunge per lui un ruolo da modello: «È il ragazzo della porta accanto che arriva in prima squadra. Deve essere consapevole di rappresentare un esempio positivo per tutti i ragazzi del nostro settore giovanile». Dal vivaio è uscito troppo presto, appena prima dello stop ai campionati in primavera: era novembre quando un infortunio serio al ginocchio, proprio in una partita del lunedì al Forum del campionato Under 18, chiuse anzitempo la sua stagione. Prima che il legamento saltasse, aveva fatto in tempo a mettersi in mostra nelle rotazioni di Paolo Galbiati, con sei presenze e una tripla (specialità della casa) a bersaglio a Torino, alla prima di campionato di fronte a Gianmarco Pozzecco, colui a cui deve il nome di battesimo. Da novembre a giugno, si è dedicato alla preparazione dell’esame di Maturità al Liceo sportivo e alla rieducazione e poi, appena avuto il via libera dei medici, si è rituffato sul parquet. Per lui, Squarcina, con cui ha lavorato a Torino, ha coniato l’espressione «Giamma motivation», a sottolineare la fame di migliorarsi. Lui, dal canto suo, ha in mente di dedicarsi a tempo pieno alla palla a spicchi, ora che sono finiti gli impegni con le scuole superiori: significa poter fare allenamento anche la mattina, con più spazio per lavorare sulla tecnica individuale. Partirà dalla panchina, dietro Laganà e Miaschi e
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