Il post su Facebook aveva la forma di un versetto del Corano. Inascoltati gli appelli di Amnesty International
TUNISI. Condanna a sei mesi di carcere per la blogger tunisina Emna Charqui, riconosciuta colpevole di di «incitamento all'odio tra religioni» da una corte di Tunisi. Due mesi fa, su Facebook, aveva condiviso un post satirico sul Covid-19 scritto sotto la forma di un versetto del Corano. La blogger 28enne, agli arresti da maggio, si è difesa assicurando di non aver voluto offendere nessuno ma soltanto far ridere. Charqui ha già detto che farà appello alla sentenza.
In origine l'immagine e il testo erano stati pubblicati da un cittadino algerino ateo che vive in Francia. L'immagine e il contenuto scritto del post hanno scatenato polemiche sui social, denunciati come «offensivi» da decine di utenti, che hanno chiesto alle autorità di punire Charqui, dichiaratamente atea. Pochi giorni dopo la polizia ha interrogato la giovane blogger, aprendo la strada alla sua formale incriminazione.
che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....
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