Prendere il sole in città: la protezione è d’obbligo (anche in balcone)
si riferisce agli ultravioletti di tipo B, gli UVB,, perché la comunità scientifica non riconosce un unico parametro per identificare tutti gli effetti che questo tipo di radiazione può avere sulla pelle. Il valore, però, è sempree varia dalla metà a 1/2. Quindi: un prodotto con SPF 50+, ad esempio, potrà avere una protezione UVA tra 15 e 22.Si legge da poco su creme&co, specie su quelle made in Corea, sempre più gettonate anche in Italia.
solitamente associato a un UVB 50+, per il discorso che gli UVA non sono facilmente classificabili. I prodotti più efficaci, sotto questo aspetto, hanno un. Le texture di ultima generazione pensano a tutto. Il buonsenso, poi, è regola imprenscindibile, anche quando si parla di abbronzatura “a casa”., indicati come UVR o IR. “Snobbati” per anni, oggi compaiono sempre più spesso sui flaconi dei solari. E a ragione:.
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