A fine settembre Dl Agosto al Senato, presentazione della NaDef, voto risoluzioni e l’ok al piano italiano da 209 miliardi (con l’incognita Mes)
Non ci sono solo la riapertura delle scuole e l’election day del 20-21 settembre, con l’esito del referendum sulla riduzione dei parlamentari, lungo il cammino che dovrà affrontare il governo nei prossimi 50 giorni. La fitta agenda di scadenze di finanza pubblica e di appuntamenti parlamentari in agenda potrebbe favorire più di un incrocio pericoloso per il “Conte 2” e la sua maggioranza, e, forse, creare i presupposti per un ingorgo nell’attività delle Camere.
Un primo incrocio si profila già martedì 1° settembre: in Aula al Senato è previsto l’approdo del decreto Semplificazioni che, alla luce dei nodi ancora da sciogliere in commissione, potrebbe slittare al giorno successivo; contemporaneamente i due rami del Parlamento daranno il via, con il lavoro congiunto delle commissioni Bilancio e Politiche della Ue, all’atteso ciclo di audizioni sull’individuazione delle priorità del Recovery fund.
A disposizione è rimasto un mese e mezzo per sfrondare gli oltre 530 progetti raccolti fin qui e recepire le indicazioni che arriveranno da dentro e fuori il Parlamento.
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