Navalnyj, il governo tedesco: 'Probabile che sia stato avvelenato'
BERLINO - È "abbastanza probabile" che Aleksej Navalnyj sia stato avvelenato: è quanto sostenuto dal portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, riferendosi al caso dell'oppositore russo, trasferito sabato a Berlino dall'ospedale di Omsk dove era ricoverato dopo essersi sentito male su un volo che lo riportava a Mosca.
rep Intervista Vasilieva, la dottoressa di Navalnyj: “Hanno preso tempo per cancellare le tracce del veleno” di ROSALBA CASTELLETTI
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Il Napoli, Pozzecco e Papa Wojtyla: la Pro Vercelli a Varallo, il tempio del ritiroCalcio e basket: la tradizione dei ritiri in Valsesia delle grandi squadre si muove tra queste due discipline. Prima dei giocatori della Pro Vercelli che stasera arriveranno a Varallo, i più ricercati per un autografo (i selfie non erano ancora una prerogativa dei fan) erano Davide Dionigi, Gianluca Salvoldi, José Luis Vidigal, e l’astro nascente Antonio Floro Flores: per una settimana la stessa Varallo nell’agosto 2003 si tinse di azzurro. Non i colori della nazionale ma quelli del Napoli, che scelse la città per la seconda fase della preparazione, dopo la tappa a Folgaria, in provincia di Trento. La truppa allenata da Andrea Agostinelli, che si apprestava a vivere il suo terzo campionato in serie B, scelse il Vecchio Albergo Sacro Monte, mentre il campo Bacci di Roccapietra faceva da scenario agli allenamenti. Luogo quest’ultimo in cui si disputò anche un’amichevole con la Pro Vercelli di mister Secondini, che terminò 4-0 a favore dei partenopei in gol con Olive, Dionigi (doppietta) e Sesa. La stagione 2003/2004 per il Napoli finì poi con un 13° posto, ma il 30 luglio 2004 il tribunale dichiarò il fallimento della società, dopo di che nacque il Napoli Soccer che ripartì dalla serie C1, per poi tornare alla vecchia denominazione nel 2006. Cinque anni dopo Varallo è finita di nuovo sotto i riflettori questa volta dei grandi appassionati di basket. Grazie soprattutto a Romeo «Meo» Sacchetti, attuale commissario tecnico della nazionale italiana di pallacanestro, che per anni lavorò e diresse i camp di mini basket di Scopello e Piode, incarico che lo portò a stringere un rapporto di amicizia, oltre che di collaborazione professionale, con il valsesiano Osvaldo Gagliardini. Nel 2008 come allenatore dell’Orlandina - Upea Capo d’Orlando (A1) Sacchetti portò il team in ritiro nella città del Sacro Monte, dove dormiva all’albergo Italia e si allenava nella palestra comunale Italo Grassi. Palazzetto in cui venne anche organizzato un quadrangolare con Ferrara, Cantù e Angelic
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