L'emergenza Coronavirus e l'entrata in vigore delle normative Euro 5 per le due ruote potrebbe far rimanere in magazzino migliaia di moto e scooter Euro 4.
Il settore della due ruote subisce una doppia conseguenza negativa a seguito della diffusione del Covid-19. Da un lato la chiusura dei concessionari e rivenditori, dell'altra il passaggio dagli Euro 4 a 5. Il risultato previsto è di decine di migliaia di pezzi invenduti.Nelle due ruote l'impasse del momento è dunque doppia.
L'industria ha accolto la decisione con senso di responsabilità per contenere gli effetti di una emergenza sanitaria senza precedenti, con la conseguenza di un totale blocco delle vendite per un periodo di tempo che, in questa fase, non è possibile determinare. Dall'altro lato, il danno per il settore è aggravato dall'infelice concomitanza con la transizione tra le motorizzazioni Euro 4 ed Euro 5, disciplinata dal Regolamento europeo 168/2013.
La chiusura dei negozi, tuttavia, impedirà la vendita di tutti i veicoli Euro 4, con conseguente anomalo accrescimento del numero di mezzi fermi in magazzino: è concreto il rischio che alla fine dell'anno costruttori e dealer si ritroveranno in casa una mole di veicoli che, per legge, non potranno più essere commercializzati.
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