In isolamento con il TeleCovid: ancora positivo dopo 2 mesi
Sei tamponi, 53 giorni di «prigionia» forzata e quel compagno di viaggio – il Covid-19 – che proprio non ne vuole sapere di andarsene. Ha qualcosa di epico la storia di Massimo Spelta, 63enne codognese, primo a farsi curare da casa con il progetto sperimentale del TeleCovid. Altri sono guariti, lui no. Due giorni passati in ospedale, gli altri 51 a casa con un saturimetro al collo giorno e nottee passa le giornate in attesa della chiamata dei: e non è ancora finita.
, 24 ore prima che si presentasse il «paziente 1». Potrebbe aver contratto il virus lì anche se un mese e più d’incubazione pare troppo. A metà marzo la polmonite bilaterale: «Per una settimana ho dormito su una sedia perché a letto non riuscivo a respirare».. «Un mondo a parte: personale in scafandro e brandine a perdita d’occhio incastrate l’una nell’altra. Una scena apocalittica, impossibile da descrivere». I malati arrivavano a frotte.
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Alessandro Barbaglia presenta il suo nuovo romanzo dopo il lockdown: “Vi porto nel ventre della balena”La data è quella del 19 maggio. Martedì. «Nella balena» (Mondadori) di Alessandro Barbaglia sarà uno dei primi libri a uscire dopo il lockdown che ha bloccato tutto il paese per più di due mesi. In un primo tempo l’uscita era prevista per il 31 marzo. Ma tre settimane prima anche il mondo dell’editoria si è fermato, insieme a tutto il resto. Così quella di domani sarà sicuramente la prima presentazione ufficiale di un libro uscito dopo la “fase 1”. Si terrà in totale sicurezza dal Teatro Coccia di Novara, a partire dalle 18, in diretta Facebook sulla pagina di Alessandro Barbaglia, scrittore novarese molto conosciuto a Vercelli anche per il suo lavoro di libraio all’interno della centralissima Libreria Mondadori: «Sarò sul palco, da solo, di fronte alla platea deserta. Dentro al teatro – spiega emozionato l’autore – proprio come dentro al ventre della balena». E non potrebbe esserci posto più indicato di un teatro per questo reading, dove sarà il narratore a prendere per mano gli ascoltatori e futuri lettori alla scoperta della straordinaria storia della balena Goliath. Già, una balena. I protagonisti di questo libro sono tanti, ma tutto ruota intorno a lei, la balena itinerante che attraversò le Alpi e ospitò nel suo ventre migliaia di persone. Accadde anche a Vercelli, dove arrivò per la prima volta nel 1972. «Questo libro – spiega Barbaglia – è strettamente legato a Vercelli. Anni fa, leggendo un saggio in cui il cinema veniva paragonato al ventre oscuro di una balena, mi sono imbattuto nella fotografia di una locandina, che riportava l’immagine di una grande megattera e la scritta “Solo 3 giorni a Vercelli”. È stato quello il mio primo incontro con Goliath. Ho iniziato a chiedere a tutti i clienti della libreria, soprattutto a quelli che avevano l’età giusta per ricordarsene, se a Vercelli fosse davvero arrivata una balena. E mi si è aperto un mondo!» . Sì, a Vercelli la balena era arrivata davvero, e non solo qui. Goliath viaggiò per tutta Italia per molti anni
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