Perché i tamponi che oggi risultano positivi a Sars-CoV-2 contengono meno virus rispetto a quelli dei pazienti Covid dei giorni più caldi dell'emergenza? Il biologo Enrico Bucci, rice.
Perché i tamponi che oggi risultano positivi a Sars-CoV-2 contengono meno virus rispetto a quelli dei pazienti Covid dei giorni più caldi dell'emergenza? Il biologo Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore alla Temple University di Philadelphia, lo spiega con "la piramide". Un grafico che rappresenta le infezioni registrate nella pandemia in corso utilizzando appunto la figura geometrica a forma di cono.
«Al vertice ci sono i casi più gravi, che sono pochi», mentre «alla base ci sono i casi asintomatici o lievemente sintomatici, che sono molti di più». Ebbene, «quando eravamo nel massimo dell'epidemia - sottolinea su Facebook lo scienziato italiano in forze negli Usa – si faceva il tampone solamente ai casi con sintomi respiratori o peggio», invece «chi aveva sintomi lievi veniva rimandato a casa. Si campionava cioè il vertice della piramide.
«Come ho già scritto abbondantemente, e come credo sia sotto gli occhi di tutti - osserva il biologo in un post pubblicato dopo il dibattito riacceso dalle ultime dichiarazioni di Alberto Zangrillo del San Raffaele di Milano, sul virus "clinicamente scomparso" - oggi negli ospedali abbiamo sempre meno casi gravi in percentuale sul numero complessivo dei casi, che in ogni caso è pure esso calante.
«Se confrontassimo 200 tamponi raccolti nel pieno dell'epidemia con 200 presi a caso oggi - evidenzia il ricercatore - certamente ci aspetteremmo di trovare una carica virale molto più bassa.
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