Stressati e più sedentari, un po’ in crisi sulla spesa ma sperimentatori in cucina. Ecco come sarebbero gli italiani “che resistono” al tempo del coronavirus
, che ha separato nettamente la vita di prima da quella post. Qualche italiano quindi è in lockdown da oltre due mesi, altri da poco meno, ma per la maggior parte si prospetta un prolungamento: la cosiddetta, che prevede sì qualche allentamento delle restrizioni, ma sostanzialmente l’invito è ancora quello di stare a casa, se non per motivi più che validi.
, specialista in medicina funzionale del Centro Medico Santagostino – In questa fase di emergenza rischiamo, con sedentarietà, stress e abitudini alimentari scorrette, di costruire condizioni per situazioni di mancanza di salute future, che poi potrebbero esporci all’insorgere di patologie croniche. Anche in questa situazione di emergenza, si può lavorare per costruire le condizioni per stare bene, sani, avere forza e vigore, in un’ottica di prevenzione.
Per capire meglio la situazione, tra le testimonianze, c’è chi si sente bene solo mentre lavora e il dramma arriva nella solitudine di casa; chi ha l’umore altalenante e registra “alti e bassi” quotidiani; chi si sente al sicuro solo nella propria abitazione e chi ha la sensazione che il tempo non passi mai.sembrano essere abbastanza sotto controllo per la maggior parte del campione , il 25% dichiara di sentirsi molto più stressato e molto più in ansia di prima.
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