Sono tanti gli appassionati che la utilizzano come palestra di roccia, ma chi furono davvero i primi ad arrivare fino in cima alla Torre di Boccioleto? Sul monolito, alto dalla base alla vetta 90 metri, simbolo del paese valsesiano, proprio in questi giorni sono stati accesi i riflettori grazie a Facebook. Tutto nasce da un video postato nel giorno della Festa della Liberazione da Gae Valle, presidente dell’associazione culturale Wild, che organizza escursioni ed eventi come MusicAltura. Valle, sulla sua pagina personale, in 13 minuti circa, fa un monologo ponendo l’attenzione su due personaggi che la storia ha messo un po’ in ombra: Ettore Castiglioni e Carlo Negri. «Erano due accademici del Cai di Milano - racconta - che l’11 ottobre 1935 riuscirono nell’impresa di concludere fino in vetta la scalata. Dopo di loro non si registrano più avvenimenti alpinistici sulla Torre di Boccioleto fino al 1942 quando Gianfranco Ferrari ed Ercole Esposito superano gli ultimi chiodi, piantati in precedenza, senza però riuscire a concludere la scalata, dall’alpinista Batista Vinatzer». Il racconto di Valle analizza i tentativi falliti da scalatori di successo mettendo in luce come invece non fu dato il giusto merito a Castiglioni e Negri «Perché sono stati dimenticati? Cercando di ricostruire attraverso testi di letteratura alpinistica le vicende che riguardano la Torre emerge che il motivo vero è che Castiglioni e Negri erano due antifascisti». Le figure vengono ricordate nel sito del Comune di Boccioleto nella parte dedicata al monolito: «Nel 1935 gli accademici milanesi Castiglioni e Negri – si legge – riescono a vincere la Torre alpinisticamente per la parete est, ascensione che diventerà poi la via normale, salita nel 1953 anche dai valsesiani Mora e Sacchi dai quali prese ingiustamente il nome». Un’attrazione turistica importante per il centro valsesiano. «Insieme alla falesia del Ronco - sottolinea il sindaco Walter Fiorone - la Torre di Boccioleto (anche conosciuta come d
Sono tanti gli appassionati che la utilizzano come palestra di roccia, ma chi furono davvero i primi ad arrivare fino in cima alla Torre di Boccioleto? Sul monolito, alto dalla base alla vetta 90 metri, simbolo del paese valsesiano, proprio in questi giorni sono stati accesi i riflettori grazie a Facebook. Tutto nasce da un video postato nel giorno della Festa della Liberazione da Gae Valle, presidente dell’associazione culturale Wild, che organizza escursioni ed eventi come MusicAltura.
Il racconto di Valle analizza i tentativi falliti da scalatori di successo mettendo in luce come invece non fu dato il giusto merito a Castiglioni e Negri «Perché sono stati dimenticati? Cercando di ricostruire attraverso testi di letteratura alpinistica le vicende che riguardano la Torre emerge che il motivo vero è che Castiglioni e Negri erano due antifascisti».
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