Coronavirus, nella zona nord di Torino la sera si allentano le regole, minimarket aperti fino a mezzanotte

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Coronavirus, nella zona nord di Torino la sera si allentano le regole, minimarket aperti fino a mezzanotte
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La zona franca di corso Giulio Cesare. Pochi giorni fa, l’arresto di due pusher aveva scatenato una rivolta.

Due chilometri. Una striscia di zona franca dove tutto è permesso. Una mezza dozzina di minimarket e persino una macelleria islamica aperti, gente che va a fare la spesa oppure a spasso, chiacchiera a capannelli, fa salotto alle fermate dei bus con birra e sigaretta in mano.Ecco, questo è corso Giulio Cesare tra le 23 e mezzanotte, dall’incrocio con via Carmagnola a quello con via Sempione.

Barriera di Milano è zona di immigrazione, lo è sempre stata. Negli Anni 50 e 60 c’erano le valigie di cartone arrivate dal Sud Italia, dalla fine degli Anni 90 ci sono i fagotti che hanno attraversato il Mediterraneo oppure i Balcani. Gente in cerca di fortuna. La differenza è che all’epoca c’era lavoro, l’economia del Dopoguerra trainava il Paese. Adesso è tutt’altra storia.

Per questo, Barriera è una zona difficile. Per la convivenza tra italiani e stranieri, in parte. Ma soprattutto, per il rispetto della legalità. Sia chiaro: nel quartiere vivono e lavorano decine di migliaia di cittadini perbene. Gente che si spezza la schiena per portare a casa uno stipendio più o meno decente.

E poi, ci sono i furbetti, quelli che pensano di poter ignorare i decreti, le leggi, le prescrizioni sanitarie. Lo possono fare. Tanto, a loro accade nulla. Perché altrimenti, può capitare di tutto. Come è avvenuto qualche giorno fa davanti al civico 45, poco distante dall’incrocio con via Carmagnola: gli agenti della Volante hanno bloccato due spacciatori e in pochi istanti si sono ritrovati circondati. Altri pusher, anarchici. Un inferno.

Le forze dell’ordine fanno qualche controllo, a macchia dì leopardo. Multe, denunce. Ma, forse, l’eco di questi interventi non è arrivata in quei due chilometri di corso Giulio Cesare, immersi nella bolla innescata dai tafferugli di qualche giorno fa. Risultato: alle 23 e 30 una pattuglia della polizia municipale percorre quel tratto di strada, diretta verso il centro. Scivola davanti ai market aperti, ai capannelli di gente senza mascherine. Non si cura di loro, guarda e passa.

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