Allarme dalla Società oftalmologica italiana SOI: mancate diagnosi, non continuità delle cure e interruzione dei trattamenti, significano peggioramento di disturbi come glaucoma, degenerazione maculare senile, cataratta, retinopatia diabetica, cheratocono
Allarme dalla Società oftalmologica italiana SOI: mancate diagnosi, non continuità delle cure e interruzione dei trattamenti, significano peggioramento di disturbi come glaucoma, degenerazione maculare senile, cataratta, retinopatia diabetica, cheratoconoIn Italia, si fanno 15milioni di visite oculistiche l’anno e un milione di interventi salvavista.
«È necessario riprendere la normale programmazione caratteristica dell’Oculistica per evitare che tante malattie vadano fuori controllo. Glaucoma, degenerazione maculare senile, cataratta, retinopatia diabetica, cheratocono fino alle tradizionali congiuntiviti o la correzione dei difetti di vista non devono tornare ai livelli di 20 anni fa. Tante persone, se non curate adeguatamente, sono a rischio di perdere la vista».
Al congresso SOI si presenteranno alcuni dei grandi cambiamenti dell’oculistica, che oggi ha a sua disposizione avanzate metodiche diagnostiche e interventistiche. L’enorme problema che impedisce siano accessibili a tutti è burocratico e, in definitiva, economico. «Il 70% di chi ha la maculopatia, principale causa di cecità nel nostro paese, ha un accesso limitato alle terapie che possono salvare la vita. In Italia, eseguiamo 300mila iniezioni l’anno, in Inghilterra un milione.
In Italia, due milioni di persone combattono ogni giorno la riduzione invalidante della vista. E purtroppo tutto si moltiplica per tre entro il 2050. I costi della cecità ammontano a 28 miliardi ogni anno.
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