Nella casa di uno dei due a bordo del mezzo gli agenti hanno trovato anche un bilancino di precisione.
RIVOLI. A tradirli è stata la guida un po’ «casual». L’altro giorno, infatti, una pattuglia del commissariato di Rivoli ha notato un’auto che su corso Francia zigzagava nel traffico. L’uomo alla guida, un 51enne, appena ha visto gli agenti ha iniziato a cercare di mettere più strada possibile tra lui e loro. Ma la guida «sportiva» ha aumentato i sospetti: i poliziotti lo hanno inseguito e fermato.
che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato.Ho comprato per tutta la vita ogni giorno il giornale. Da due anni sono passato al digitale. Abito in un paesino nell'entroterra ligure: cosa di meglio, al mattino presto, di.... un caffè e La Stampa? La Stampa tutta, non solo i titoli....
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A Vinchio chiude l’ultimo bar: c’era un caffè e una battuta per tuttiVenite a prendere un caffè e state tutto il giorno per scaldarvi, non avete la stufa in casa? » «Voi siete qui a chiacchierate, chissà cosa stanno facendo le vostre mogli…». Con la sua ironia e le sue battute pronte ha gestito il bar nel centro di Vinchio che domenica scorsa ha abbassato definitivamente la serranda: Rocco Sanzo, dopo oltre sei anni di attività, ha deciso di chiudere: «Ho dato tanto per questo paese, un servizio importante e tanta passione – dice il barista che con la sua verve aveva portato una ventata di novità nel piccolo centro della Barbera creando anche scalpore tra quei clienti poco avvezzi all’esuberanza – Un impegno gravoso, troppe ore con poco passaggio in alcuni momenti – spiega Rocco che oltre alla vita dietro al bancone è un artista e dipinge – ho deciso di dedicarmi ad un’attività che mi permettesse di vivere di più la mia casa e la famiglia» A Vinchio come nello storico locale la Parolaccia di Roma, c’era una battuta per ogni cliente, quelli del paese ma anche gli avventori casuali, nessuno è stato risparmiato. Rocco Sanzo, origini siciliane ma astigiano di nascita, era arrivato a Vinchio negli anni Ottanta per amore: la moglie Luciana Laiolo è l’attuale direttrice della casa di riposo di Castelnuovo Calcea, il figlio Gabriele, laurea magistrale all’Accademia delle belle arti di Cuneo, è illustratore, scrittore e docente alla scuola del fumetto di Asti. La sua vita dietro al bancone a preparare caffè e aperitivi è cominciata nel 2014, subentrando alla famiglia della moglie che lo aveva rilevato dai signori Marchisio nel 1970. Allora, come ricordano gli anziani, il locale era anche trattoria e si giocava a biliardo. Rocco l’ha poi modernizzato e personalizzato con frasi d’autore e opere d’artista, compresi i suoi quadri. Vinchio perde così un altro servizio importante, dopo la recente chiusura della filale della Cassa di risparmio di Asti. «Per un piccolo paese il bar è spesso l’unico di aggregazione e di incontro – commenta il sindaco
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